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Vitigni

Dagli I.G.T alle D.O.C.G.

Più di 40.000 ettari coltivati a vigna, con magnifici vigneti ai piedi del Vesuvio, nelle isole di Ischia e Capri, nella Penisola Sorrentina, in provincia di Caserta (Falerno del Massico DOC), di Benevento (Taburno, Colli del Sannio e Valle Caudina). 4 DOCG, 2 per vini banchi e 2 per vini rossi e 14 DOC, affiancate da 10 IGT testimoniano la vocazione enoica della regione. 20 tra DOP e IGP, qui di seguito elenchiamo i vitigni che privilegiano la nostra gamma di prodotti

Aglianico

Il vitigno Aglianico ha probabili origini Greche e in Italia si trova soprattutto nelle province di Avellino e Benevento in Campania. Il vitigno Aglianico predilige i terreni vulcanici, presenti nei territori in cui offre i migliori risultati. Col vitigno Aglianico si producono grandi vini, quali il Taurasi DOCG. I vini prodotti con l'Aglianico si prestano ad affinamenti in legno, sia in botte grande che in barrique. L'affinamento in legno tende a smussare il tannino dei vini giovani e addolcire il prodotto rendendolo fine ed armonico.

La diffusione del vitigno Aglianico lo ha dotato di una fortissima variabilità intravarietale e zonale che ha portato alla registrazione nel Registro Nazionale delle Uve da vino di due distinte varietà: l’Aglianico– coltivato soprattutto a Taurasi in Campania – e l’ Aglianico del Vulture – diffuso in Basilicata. Più di recente, approfondite indagini molecolari, ampelometriche e biochimiche, effettuate per mezzo del DNA e svolte dall’Istituto Agrario di S.Michele all’Adige, hanno permesso di stabilire che l’Aglianico e l’Aglianico del Vulture possono essere biotipi della stessa varietà avendo la stessa identità genetica, e che le differenze sarebbero quindi da imputare più che altro alla fortissima variabilità fenotipica e genotipica, avvenuta in conseguenza dell’antica riproduzione da seme.

Colore bacca: Nera Regione: Campania

Caratteristiche varietali:
Il vitigno Aglianico ha le seguenti caratteristiche varietali:

  • Foglia: media, allungata, orbicolare oppure trilobata.
  • Grappolo: medio-piccolo, cilindrico, molte volte alato, compatto.
  • Acino: medio-piccolo, ellissoidale. Buccia: pruinosa, sottile, resistente, di colore nero.

Caratteristiche produzione: Il vitigno Aglianico ha produzione abbondante e costante.
Coltura ed allevamento: Il vitigno Aglianico predilige l'allevamento in controspalliera, ma si adatta bene anche ad altre forme di allevamento.
Caratteristiche vino: Il vino che si ottiene dal vitigno Aglianico è rosso rubino, fruttato, fresco e tannico, di buon corpo, adatto all'invecchiamento.

Falanghina

Il vitigno Falanghina deriva probabilmente da antichi ceppi greco-balcanici e sembra dovere il suo nome al suo portamento espanso, per cui tradizionalmente veniva legata a pali di sostegno detti "falanga", da cui Falanghina, ossia "vite sorretta da pali". Il vitigno Falanghina era quasi stato abbandonato durante i secoli poi, essendo uno dei vitigni non attaccati dalla fillossera, è stato rivalutato e spesso viene allevato su piede franco. La sua coltivazione si estende su un’area pari al 5% dell’intera superficie vitata della regione Campania. Le zone a maggiore vocazione sono il Sannio Beneventano i Campi Flegrei e la zona del Casertano. Rappresenta il vitigno base di molti vini di pregio della regione Campania: le tipologie monovitigno dei vini DOC Guardiolo, Sant’Agata dei Goti (anche passito), Sannio, Solopaca e Taburno,e la tipologia bianco del DOC Il Falanghina è utilizzato anche per la produzione di vini spumanti a denominazione di origine (Solopaca, Guardiolo, Sannio e Taburno).

Colore bacca: Bianca Regione: Campania

Caratteristiche varietali:
Il vitigno Falanghina ha le seguenti caratteristiche varietali:

  • Foglia: media o piccola, cuneiforme, raramente orbicolare, trilobata e meno spesso pentalobata.
  • Grappolo: lungo o medio, di media grandezza e compatto, cilindrico o conico, con un'ala corta.
  • Acino: medio, sferoide, regolare Buccia: spessa e consistente, di colore grigio-giallastro, con buona presenza di pruina.

Caratteristiche produzione: Il vitigno Aglianico ha produzione abbondante e costante.
Coltura ed allevamento: La vigoria è buona e la produttività media e costante; matura nella seconda metà di settembre.
Caratteristiche vino: Il vino prodotto con uve Falanghina ha un colore bianco paglierino, con riflessi verdognoli, un profumo gradevole, fruttato, sapore asciutto, fresco, vellutato, leggermente acidulo ma sempre delicato e speciale: pur variando la natura dei terreni ed il clima i vini mantengono sempre le migliori qualità organolettiche.

Piedirosso

Il vitigno Piedirosso è di origini molto antiche, ed è autoctono della zona di Napoli. Alcuni ritengono che corrisponda all'uva "Colombina" citata da Plinio il vecchio. Il nome, infatti, quasi sicuramente deriva dal colore rosso che acquista il rachide con la maturazione dell'uva, che ricorda appunto, il piede del colombo. Tra l'800 ed il '900 il vitigno Piedirosso si è diffuso in tutto il Napoletano, nell'Avellinese e nella zona del Vesuvio e del Monte Somma. Il vitigno Piedirosso si trova vinificato in purezza, oppure in uvaggio con altri vitigni locali qiuali l'Aglianico o lo Sciascinoso. E' coltivato in Campania, nella province di Caserta, Napoli e Salerno.

Colore bacca: Nera Regione: Campania

Caratteristiche varietali:
Il vitigno Piedirosso ha le seguenti caratteristiche varietali:

  • Foglia: media, orbicolare, tri o pentalobata
  • Grappolo: medio, medio-grande, tozzo, tronco-piramidale, con due ali, spargolo, con peduncolo e raspo di colore rossastro
  • Acino: medio-grande, sferoidale Buccia: spessa, pruinosa, di colore rosso-violaceo

Caratteristiche produzione: Il vitigno Piedirosso ha buona vigoria, maturazione medio-precoce, produzione abbondante e regolare.
Caratteristiche vino: Il vitigno Piedirosso dà un vino di colore rosso rubino intenso, al naso è fruttato con note di violetta, ricco di corpo, lievemente tannico.

Coda di Volpe

l vitigno Coda di Volpe è un'antica varietà campana a bacca bianca, della quale esistono precisi riferimenti storici fin dall'epoca dell'antica Roma. Già Plinio il Vecchio aveva fatto menzione nel suo "Naturalis Historia" ad un vitigno "Cauda Vulpium" adatto all'allevamento a pergola. Il suo nome deriva dalla forma caratteristica del grappolo che ricorda appunto la coda della volpe. E' coltivato a Napoli ai piedi del Vesuvio, e nel Beneventano, sia nella zona del Sannio che del Taburno. Fino a qualche anno fa era considerato un vitigno minore e veniva utilizzato più che altro in uvaggio con altre varietà della zona. Vinificato in purezza e grazie all'impegno dei viticoltori Campani ha dimostrato invece di poter raggiungere livelli davvero interessanti.

Colore bacca: Bianca Regione: Campania

Caratteristiche varietali:
Il vitigno Coda di Volpe ha le seguenti caratteristiche varietali:

  • Foglia: media, allungata, orbicolare oppure trilobata.
  • Grappolo: medio-piccolo, cilindrico, molte volte alato, compatto.
  • Acino: medio-piccolo, ellissoidale. Buccia: pruinosa, sottile, resistente, di colore nero.

Caratteristiche produzione: Il Coda di Volpe è un vitigno poco vigoroso con produzioni non eccessive e maturazione mediamente precoce.
Coltura ed allevamento: Il vitigno Coda di Volpe richiede terreni ricchi e con buona esposizione, a causa della sua scarsa vigoria.
Caratteristiche vino: l vitigno Coda di Volpe dà vini di colore oro paglierino chiaro, dotati di buona acidità, medio corpo e sensazioni di piccante e salino al palato.

Fiano

Il vitigno Fiano è considerato tra i migliori vitigni a bacca bianca Italiani. Viene coltivato prevalentemente nella provincia di Avellino ma si è diffuso anche in Puglia e, recentemente, in Sicilia. Il nome Fiano sembra che derivi dal nome di una popolazione Ligure delle Alpi Apuane sopraffatta dai Romani e, migrate, nel secondo secolo a.C. in Campania. In questo esodo sembra abbiano portato con sè la vite Apuana, poi divenuta Apiano, poi Afiano e infine Fiano.

Il vitigno Fiano è fin dall'800 documentato non solo in Irpinia ma anche nella provincia di Caserta, in Puglia e in Basilicata. Precedentemente era sicuramente diffuso anche nel resto della Campania. Per la presenza del Fiano in Puglia dobbiamo risalire a Carlo II d'Angiò che, intorno alla fine del 1200, fece importare da Cava dei Tirreni 16000 piante di Fiano verso Manfredonia. Probabile però la sua presenza in terra pugliese anche in epoche precedenti.

Il Fiano è un vitigno capace di dar vita a vini di grande complessità, finezza aromatica e capacità di invecchiamento, come ad esempio il Fiano di Avellino DOCG. Solo negli ultimi anni si è puntato su una coltivazione concentrata soprattutto sulla qualità e quindi si possono prevedere in futuro risultati ancora migliori dal punto di vista della produzione.

Colore bacca: Bianca Regione: Campania

Caratteristiche varietali:
Il vitigno Fiano ha le seguenti caratteristiche varietali:

  • Foglia: orbicolare, di media grandezza, trilobata o pentalobata.
  • Grappolo: piccolo o medio, serrato, piramidale con un'ala piuttosto sviluppata.
  • Acino: medio, ellissoidale Buccia: resistente, giallo dorata, con scarsa pruina.

Caratteristiche produzione: Il vitigno Fiano ha buona vigoria ma la sua produttività è limitata, questione che ne ha limitato fortemente lo sviluppo negli anni passati.
Coltura ed allevamento: Il vitigno Fiano predilige terreni vulcanici ma rende bene anche su terreni argillosi e pesanti.
Caratteristiche vino: Il vinoderivato dal vitigno Fiano in purezza si presenta in genere con un colore giallo paglierino più o meno intenso con i tipici aromi di nocciola tostata, pera e spezie e lunga persistenza e spesso grande complessità.

Greco

Il vitigno Greco, come quasi tutti i vitigni che contengono "greco" o riferimenti ad esso nella radice del nome, proviene con tutta probabilità dalla Grecia. Infatti, nell’VIII secolo a.C. una grave crisi dell’agricoltura ellenica costrinse parte della popolazione greca a migrare al di là del mare. Alcuni di questi viaggiatori portarono con sè un carico di semi e barbaelle, che furono gli antenati di alcune delle più importanti varietà di vitigni italiani. In seguito furono i Veneziani a creare un mercato molto esteso di “vini greci”. Con il passare del tempo, le vigne situate in queste varie aree cambiarono gradatamente le loro caratteristiche, in base al clima e al terreno in cui erano impiantate. È probabile, ad esempio, che il Garganega (vitigno principale del Soave) e il Grechetto (la base di molti bianchi toscani e umbri) provengano dalle viti del Greco. Per creare maggiore confusione a livello ampelografico, la conclamata superiorità dei “vini greci” portò a chiamare “Greco” qualsiasi varietà locale di spiccata qualità. Dalla varietà originale del Greco si sono sviluppate due sottovarietà: il Greco Bianco, vitigno calabrese che prende il nome dal paese di Bianco, sulla costa ionica calabrese e il Greco. Entrambi i vitigni concorrono nella composizione di pregevoli bianchi del sud. Il vino più noto fatto con questa varietà, è il Greco di Tufo DOCG la cui zona di produzione si trova a nord di Avellino intorno al comune di Tufo.

Colore bacca: Bianca Regione: Campania

Caratteristiche varietali:
Il vitigno Greco ha le seguenti caratteristiche varietali:

  • Foglia: piccola, pentagonale e quinquelobata.
  • Grappolo: grande e allungato, piramidale o cilindrico, alato e piuttosto compatto.
  • Acino: medio-piccolo, ellissoidale corto Buccia: molto pruinosa di colore verde-giallastro che tende all'ambrato se esposta a lugno al sole.

Caratteristiche vino: I vini prodotti col vitigno Greco hanno colore giallo paglierino più o meno intenso, al naso sono gradevoli, intensi, fine e caratteristici. In bocca freschi, secchi, armonici.

Catalanesca

Il vitigno Catalanesca fu importato per la prima volta in Campania nel 1450 dalla Catalogna da Alfonso I d'Aragona, monarca del regno delle Due Sicilie e fu mpiantato sulle pendici del Monte Somma, fra Somma Vesuviana e Terzigno. Il vitigno Catalanesca aveva una certa diffusione fino all'inizio del secolo, ma poco ne è sopravvissuto fino all'epoca postfilosserica, ed oggi sopravvive solo in piccoli appezzamenti. Si può trovare soprattutto nei Comuni di San Sebastiano, Massa di Somma, Pollena Trocchia, Somma Vesuviana, Sant'Anastasia e Ottaviano. Fino al 2006 catalogata solo come uva da tavola, è poi stata inserita nella classificazione delle varietà di vite per uve da vino idonee nella Regione Campania e raccomandata per la provincia di Napoli.

Colore bacca: Bianca Regione: Campania

Caratteristiche varietali:
Il vitigno Catalanesca ha le seguenti caratteristiche varietali:

  • Grappolo: medio-lungo, cilindrico, ricurvo, spargolo.
  • Acino: medio, ovoidale Buccia: di colore dorato con epicarpo molto invaiato nelle parti più esposte al sole.

Caratteristiche vino: Il vitigno Catalanesca dà un vino di colore paglierino abbastanza carico, luminoso e consistente. Al naso si percepiscono sentori di ginestra, acacia, magnolia e note minerali.

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